mercoledì 7 maggio 2014

Follow the Trail to Nearness [Abe]

La rabbia, nera come la pece sommerge ogni mia sinapsi, ogni mio pensiero.
Sto per esplodere in mille pezzi e dalla mia Supernova si creerà un immenso buco nero.

Jade si alza faticando a farlo senza l'ausilio dell'altro braccio.
Tutta la mia rabbia viene spazzata via, cancellata dalla fatica della mia compagna.

Il suo dolore come il mio dolore.
La sua colpa come la mia colpa.
La sua fatica come la mia fatica.

E' la prima volta che capisco una persona.

venerdì 2 maggio 2014

Follow the Trail to Consciousness [Abe]

Quasi ogni possibilità di potermi muovere ancora nel Rim è stata cancellata da una raffica di perforanti.
Zoppo, probabilmente a vita; il dolore e la stanchezza sempre pronti a cogliermi in fallo e in pianeti dove essere deboli significa morire, è meglio non metterci piede.

Ero seduto ad odiare chi mi aveva fatto questo, gli alleati che credevo di avere, le persone di cui sentivo di potermi fidare, quando ho capito quando fossi stato cieco fino a quel momento.

L'Afterlife è il luogo che mi ha aperto gli occhi.
Schiere di persone di tutte le età e di entrambi i sessi entrano ed escono da quella porta lercia. Entrano sperando di poter annegare i loro problemi nell'alcol e nella droga ed escono sperando che i loro problemi siano morti soffocati. Puntualmente essi si ripresentano, tornano a tormentarli ed allora il ciclo riprende, ogni sera, ogni giorno di ogni settimana, di ogni mese, di ogni anno.

Per la grande maggioranza dei medici che provengono dal Rim e che hanno vissuto la povertà e la miseria, le cure mediche per cui vale la pena sprecarsi sono quelle che agiscono sul fisico del paziente: interventi chirurgici e somministrazione di terapie per le malattie infettive.
A nessun medico verrebbe in mente che una persona possa non voler essere salvata o non voler essere ricucita per poter respirare ancora.

La realtà del Core è differente, più varia, più atroce.
Una miriade di persone vive una vita spaccata tra i dolori del passato e le speranze del futuro; questa consapevolezza li corrode e li distrugge piano piano, continuamente.
E ciò che è peggio è che non desiderano essere aiutati, sebbene ne abbiano bisogno.

Melanie Bishop, Virginie Saintsimon, Coco Aguilar, Daphne Kim e Yahn Fharsen sono la realtà del Core che emerge in tutta la sua contraddizione. Un sistema Central che vuole saper condurre, che vuole tutelare, che vuole agire come motore, ma che sente su di sè il peso del passato, le occasioni mancate, i tentativi di riscatto sprecati e le sofferenze delle scelte presenti.

Tutte queste persone gridano, hanno bisogno di aiuto, un aiuto che non è fisico, è mentale, psicologico.
Ho sempre avuto timore nell'esercizio della psichiatria e della psicologia: troppo potere tra le proprie mani, oltre che di vita o di morte anche di influenza e condizionamento dello spirito e del carattere.

Eppure i miei sforzi stanno andando in questa direzione, nonostante le mie paure e le mie reticenze, perchè ho la facoltà di farlo e avere la possibilità rende responsabili delle proprie scelte.

La fuga, anche in questo caso, sebbene giustificata e forse anche comoda, non è la soluzione.